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Mostra di fumetti SHERWOOD COMIX- IMMAGINI CHE PRODUCONO AZIONI fino al 29 novembre

Mostra di fumetti “SHERWOOD COMIX- IMMAGINI CHE PRODUCONO AZIONI”
A cura di Emiliano Rabuiti e Claudio Calia con le tavole di Toni Bruno, Manuel De Carli, Paolo di Orazio/Massimo Semerano, Alessandro di Virgilio/Emilio Lecce, Dario Morgante/Thomas Bires, Marco Petrella, Gianluca Romano, Zerocalcare, Paolo Bacilieri, Ivan Hurricane, Manuppelli, Stefano Misesti, Sergio Ponchione, Valentina Rosset, Cristina Spanò, Lucio Villani, Tuono Pettinato.

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Sherwood Comix - immagini che producono azioni è la sesta antologia promossa da Radio Sherwood, che dal 2004 produce, nell'ambito del suo festival estivo, un volume monografico a fumetti dedicato alle iniziative e temi caldi dei movimenti, alla lotta contro la guerra, il razzismo e le intolleranze di tutti i giorni. 51 autori hanno voluto contribuire con le loro storie a disegnare una mappa del fumetto indipendente italiano, da alcuni che abbiamo saputo apprezzare in questi anni sulle pagine di diverse autoproduzioni (da Ernestvirgola a Self Comics, dai SuperAmici a Lamette a Puck e tanti altri), ad autori che animano il mondo del fumetto da edicola e libreria, tra cui Paolo Bacillieri, Sergio Ponchione, Massimo Semerano e Paolo DiOrazio, passando per i contributi di chi partecipa alle esperienze di piccole ma preziose case editrici indipendenti come BeccoGiallo, Black Velvet, Coniglio Editore, Purple Press e la stessa Nicola Pesce Editore che ospita il progetto in questo volume conclusivo. Un voluminoso libro che saprà farvi apprezzare contiguità e differenze tra stili e modi di raccontare, affermando, se ancora ce ne fosse bisogno, che il fumetto non ha limiti e può affrontare ogni argomento che ci propone il mondo che ci circonda, a partire da suggestioni e commenti per cambiarlo e migliorarlo. […] Il sottotitolo di questa raccolta “Immagini che producono azioni”, secondo me è anche un modo per interrogarsi tutti sul perchè le immagini in realtà non producano più azioni. Sul perchè vedere con una dovizia di particolari da vetrino sul microscopio, ogni giorno, ogni istante, nefandezze di ogni tipo, dalla guerra alle ingiustizie, dalle violenze più brutali alla devastazione, non muova delle reazioni. O meglio, non si trasformi in indignazione aperta, che male che vada significhi almeno non essere artefici delle proprie disgrazie e di quelle altrui. E invece non è così, e abbiamo ormai imparato che per muovere non basta “vedere”, ma bisogna anche sentire dentro. Allora forse, ecco la qualità del fumetto come linguaggio non convenzionale. Immagini che contengono azioni, prima che produrle, e quindi immagini che forse puoi anche sentire […] (Dalla prefazione di Luca Casarini)
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