Immaginate un seminterrato baluginante, proiezioni e figure sfocate che si muovono al ritmo della musica, quella suonata da un collettivo improvvisato di musicisti mutanti alle prese con una serata di improvvisazione sonora arricchita da scatole, spippoli, grilli parlanti, gameboy ma anche chitarre, bassi e batterie elettroniche. Non c’è formazione fissa…