PPP_ melopèa alessandrina - Domenica 24 Marzo

PPP_ melopèa alessandrina

(profezie poetiche periferiche in quattro tempi)

 

Sopravviviamo: ed è la confusione

di una vita rinata  fuori dalla ragione.

 Pier Paolo Pasolini

 

PPP_ melopèa alessandrina è un ciclo di incontri, dibattiti e interventi artistici mossi intorno alla figura di Pier Paolo Pasolini, con caduta mensile da febbraio a maggio 2013, a cura di Clinica Mammut (Alessandra Di Lernia e Salvo Lombardo).

Questa melopèa si canta in quattro tempi, per ognuno dei quali è invitato un artista italiano che opera nell’ambito del teatro e della perfomance. Gli appuntamenti in programma sono accompagnati da proiezioni video, mostre fotografiche e azioni parallele ad opera di operatori o intellettuali.

Gli artisti sono invitati a concepire un intervento performativo intorno a Pier Paolo Pasolini, vuoi per punti di aderenza, per un laccio con la propria poetica o con le tematiche che ispirano il proprio lavoro, vuoi per un ritorno sulla produzione culturale dello straordinario intellettuale italiano. In particolare l’attenzione è rivolta a Pasolini poeta, in senso ampio, dato che la produzione drammaturgica, cinematografica e narrativa di Pier Paolo tracima del suo afflato poetico in altri linguaggi, in un’osmosi di forme.

Le domeniche di Fusolab 2.0 dedicate a PPP_ melopèa alessandrina si apriranno dal pomeriggio con approfondimenti, in forma di lectiones, o di dialoghi, o con ulteriori riflessioni artistiche.

 

h.17.00 - “Il fiore delle mille e una notte” di P.P. Pasolini (film)

h.19.30- “La ricotta” di P.P. Pasolini (film)

h. 20.15 - “Che cosa sono le nuvole?“ di P.P. Pasolini (film)

h. 21.00 - Who is Me? - Non leggermi come si legge un poeta. (performance)

di e con Elisa Menon – fierascena

Da “Pier Paolo Pasolini Poeta delle Ceneri”. Il Friuli di Casarsa, la madre, la morte del fratello e poi la fuga a Roma, le pubblicazioni e i processi, la poesia. La disperata comunicazione, ultima e definitiva, dell'impossibilità di essere poeta affidata ad un breve componimento autobiografico scritto per presentarsi al pubblico americano che non lo conosceva: Who is Me? Ne prendiamo alcune parti e le apriamo, ne vediamo i colori, ne sentiamo i rumori, semplicemente ascoltiamo senza dover capire, senza dover interpretare ,come fosse musica lasciandoci portare nel discorso dell'uomo su se stesso e sul suo essere poeta. Who is me? E' una domanda senza risposta se non nel richiamo alla vita come azione.

Elisa Menon – fierascena. Attrice con competenze legate alla danza e al teatro fisico. Dal 2002 compie un percorso di studi che coniuga formazione accademica ed esperienze con quelli che lei ritiene possibili maestri (Elena Bucci, Cesàr Brie, Alfonso Santagata, Claudio Morganti, Raffaella Giordano, Luca Ronconi). Con curiosità e coraggio persegue la sua personale visione del fatto teatrale, processo in continua evoluzione, attraverso l'esperienza diretta: frequentando seminari e laboratori, andando a teatro, leggendo di teatro, scrivendo essa stessa per il suo teatro. Dal 2009 comincia a portare in scena i suoi testi sotto il nome di fierascena impegnandosi come attrice e drammaturga. Da allora comincia una ricerca volta a riportare l'essere umano al centro dell'evento teatrale, disvelarlo , ritrovarlo. Nel 2012 il suo monologo “Silenzio” sul tema della pedofilia viene premiato al Next Generation Festival di Padova come miglior opera dalla giuria under 35 e riceve una segnalazione speciale, collabora inoltre con il comune di Roma e con SOLIDEA per la realizzazione di una giornata di lavori sul tema della violenza sui minori che si svolge alla casa internazionale della donna nel mese di ottobre. Rimettere in comunicazione le persone tra di loro è l'obiettivo di fierascena, fiera come la fiera della società, fiera come la bestia, come la fierezza dell'essere umano. Dal 2010 si occupa di Teatro ragazzi partecipando non solo come attrice ma anche come creatrice degli spettacoli nella compagnia dei giovani del teatro Vascello di Roma. Dal 2010 fa parte della compagnia di Teatro integrato "Teatro Buffo" diretta da Davide Marzattinocci con la quale promuove la ricerca di un linguaggio che sia libero da ogni pregiudizio: ne nasce un Teatro forte, fisico, nudo e potente. Attualmente stanno lavorando all'ultimo passo di una trilogia dedicata al Rito. Dal 2011 collabora con ARTESTUDIO diretta da Riccardo Vannuccini, intraprende un percorso di formazione per l'Attore di Teatro nel Sociale e comincia a lavorare nelle carceri di Roma e del Lazio. La ritualità dell'evento teatrale caratterizza tutta la sua opera, un teatro del corpo e non dei mezzi tecnici, un teatro che scaturisce dal testo inteso come racconto di storie, di persone. Collabora con artisti appartenenti ad altri ambiti per la creazione di Atti di cui scrive anche i testi.

20130224 teatrointerno

Informazioni aggiuntive

  • Data evento: 2013-03-24
  • Ora inizio: 18.30
  • In collaborazione con : Clinica Mammut
  • Entrata a: Sottoscrizione 5€
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